12/08/2014 SAVOIA IN FESTA PER LA MEDAGLIA D’ORO DI CAPUANO AI MONDIALI JUNIORES DI CANOTTAGGIO
Circolo Savoia in festa per la medaglia d’oro di Ivan Capuano, il canottiere bianco blu che è salito sul gradino più alto del podio ai Mondiali juniores di Amburgo nel “4 con”. Vincendo il titolo iridato giovanile, Capuano ha aggiunto un’altra, prestigiosa medaglia ad una stagione che l’ha già visto protagonista ai Campionati Italiani junior (oro nel doppio con Cristian Tuli) e Under 23 (oro nel quattro di coppia con Tuli, Stefano Graziuso e Fabio Santillo). “Siamo molto felici, questo oro è un grande risultato per tutto il Circolo Savoia, per la sezione canottaggio e soprattutto per Ivan”, dice Carlo Molino, vicepresidente sportivo del sodalizio di Santa Lucia. “Capuano è un atleta nato e cresciuto al Savoia, un canottiere in piena ascesa per il quale abbiamo grandi progetti nel mondo dello sport e dello studio”. Capuano, che ha ricevuto i complimenti del presidente Carlo Campobasso, ha iniziato a remare al Circolo Savoia a 9 anni, allenato da Flaviano Ciriello. Ha vinto medaglie in tutte le categorie giovanili. “Ringrazio il Savoia che mi ha permesso di allenarmi tutti i giorni e contemporaneamente portare avanti gli studi. Questa medaglia mi rende felice, la dedico a mia madre che è venuta ad Amburgo per sostenermi e ai miei allenatori Mariano Esposito e Andrea Coppola”. Una gioia resa doppia dal fatto che il 4 con italiano era formato per tre quarti da canottieri napoletani: con Capuano nel ruolo di capovoga, c’erano Andrea Maestrale del Posillipo e Francesco Tassia dell’Ilva Bagnoli al timone, oltre a Dario Favilli (SC Firenze) e ad Andrea Cattaneo (SC Bissolati). La barca italiana, nonostante i problemi di vento accusati nella prima parte, è riuscita a ricuperare il gap iniziale e infliggere alla Gran Bretagna oltre cinque secondi di distacco. “Eravamo convinti di andare bene e, anche se inizialmente stavamo dietro, non mi sono perso d’animo e ho iniziato ad aumentare il ritmo”, ha detto Capuano al sito federale canottaggio.org. “Ho sentito la barca reagire e allora ho pensato: è fatta. Abbiamo prima tenuto a distanza la Nuova Zelanda e poi siamo andati all’attacco della Gran Bretagna e quando l’abbiamo superata è stato bellissimo: in un attimo è svanita anche la fatica che stavo facendo”. |